domenica 31 marzo 2013

Primavera di cambiamento



La primavera è in arrivo, il tempo e le stagioni cambiano perennemente. 
Dal risveglio della natura dovremmo imparare tante cose; qui i fiori rinascono e gli uccelli tornano a fare il nido nei vecchi luoghi abbandonati per il freddo inverno. 
Dovremmo imparare da queste cose semplici ma molte volte non impariamo niente. 
Se noi uomini fossimo certi che il cambiamento portasse ad un miglioramento  lo faremmo sicuramente. 
Purtroppo non tutti hanno la stessa idea. Quando molte persone non riescono a vedere ne recepire il cambiamento assistiamo a una divisione del pensiero della società.
Noi Italiani siamo cosi perennemente divisi, e siamo per indole tutti allenatori, è una cosa innata. Il lamentarsi è proprio per noi uno dei piaceri della vita !!!
Nessuno può è deve attenersi a un programma, ognuno ha da proporre la sua parte e il proprio interesse, milioni di persone, milioni di teste, milioni di domande e risposte.
La democrazia da queste parti è gestita male proprio perchè non ha una forma intelligente. 
La lotta delle categorie è mostruosa in questo paese, quasi da renderci infelici. 
Il motto è:  se tolgo a te probabilmente ottengo io, ed è proprio questo il vero fallimento di una società.
Viaggiando ho recepito meccanismi talmente semplici che possono spiazzare qualsiasi economista o pseudo-politico. 
Ho imparato che Il pensare semplice è il vero segreto per vivere bene, cosa assai difficile in questo paese. 
Domande e continui insulti sono le uniche forme di questa democrazia in una televisione spazzatura, fatta di cose inutili, che però fanno "Ignorant Odiens" 
Invidie e rancori sono cibo quotidiano, basta vedere i bordi della bocca della gente per strada, (purtroppo tutti verso il basso).



Invece di pensare a una coesione spontanea in Italia si rimanda la palla, lo fanno i maledetti partiti e anche le persone per strada, tanto non cambia niente si pensa, qui da queste parti si preferisce temporeggiare anzichè agire, accellerare anzichè rallentare, parlare molto e agire meno, come si è sempre fatto.
Il modo di fare è come quello di una partita a calcio con l' unico obbiettivo di mantenere la palla e fare catenaccio, in questo modo è facile poi che che l' avversario ne approfitti e ci penalizzi, ma questo non è un gioco.
Le parole che spesso ritraggo sull' occidente si riferiscono a un personaggio che ha i suoi perchè nel mondo e le ripropongo con piacere.

“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi, perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.»  Dalai Lama  

Buona Primavera MIRKAOSOCIALCLUB                                                                                                                 

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